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“Lazarus” di David Bowie

Il testamento creativo dell’artista scomparso nel 2016. Al Mercadante di Napoli dal 3 al 14 maggio 



Di Simone Sormani


Lazarus di David Bowie, musical ispirato al romanzo di Walter Tevis L’uomo che cadde sulla Terra e all’omonimo trasposizione cinematografica diretta da Nicholas Roeg in cui Bowie stesso figura come protagonista, è considerato il suo testamento creativo. L’artista morì infatti il 10 gennaio del 2016, ad un mese dalla prima a New York dello spettacolo, avvenuta il 7 dicembre del 2015, a cui presenziò e che fu la sua ultima apparizione pubblica.

Il musical – scritto con Enda Walsh – rappresenta il sequel della storia del migrante interstellare Newton, costretto a rimanere sulla Terra e che non può morire né invecchiare. In esso ritroviamo temi che sono costanti nella produzione della grande rockstar inglese, come l’invecchiamento, il dolore, l’isolamento, la perdita dell’amore, l’orrore del mondo e la psicosi indotta dai media, nonché una playlist di brani celebri e di pezzi inediti scritti appositamente, tra cui il capolavoro che dà il titolo all’opera.

Nella sua versione italiana, firmata da Valter Malosti, è in scena al Mercadante di Napoli dal 3 al 14 maggio (produzioneEmilia Romagna Teatro – Teatro Stabile di TorinoTeatro Stabile di Napoli – Teatro Stabile di Roma – Lugano Arte e Cultura).



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