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Nel 2024 il primo teatro al mondo in una prigione

Uno Stabile nel carcere di Volterra. Un padiglione di 450 metri quadrati, 250 posti a sedere e

una struttura rimovibile per permettere agli spettatori di avvicinarsi all’esperienza del teatro carcerario



di Luca Parisi


Un teatro stabile in un carcere. Sembrava impossibile. Come sembrava impossibile, trentacinque anni fa, che in quello stesso luogo potesse nascere una compagnia teatrale. 

Due sogni e in mezzo sette lustri di coraggio e determinazione. Alla fine, la Compagnia della Fortezza di Armando Punzo è ormai una delle più belle realtà d’Europa e tra le mura della magione Medicea, dove quel gruppo nacque e si affermò, sta per nascere anche il primo Teatro Stabile “oltre le sbarre”.

Il progetto è stato presentato alla stampa settimane fa. Un padiglione di 450 metri quadrati, 250 posti a sedere e

una struttura completamente rimovibile in modo da permettere agli spettatori di avvicinarsi all’esperienza del teatro carcerario pur rimanendo fisicamente all’esterno della Fortezza.

Il secondo sogno è firmato Mario Cucinella. Palermitano, tra gli architetti più amati e apprezzati d’Italia. Il suo teatro debutterà ufficialmente nel 2024 e sarà il primo teatro al mondo ad aprire in un istituto carcerario. “teatro, istituto di cultura, luogo di produzione e laboratorio per la formazione. Questa – ha rivendicato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – è la dimostrazione che anche un’istituzione come il carcere può non essere sempre uguale a se stessa, può non ripetersi all’infinito, può felicemente tradire la concezione comune e migliorarsi”.


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